giorno 88 - 16 novembre 2006 
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Finalmente! Oggi non ci poteva andare meglio. Tutto è filato liscio. Petino ha dato un'occhiata alla Vespa e benché creda di non aver fatto molto, oggi non perde più olio. Ho preparato un itinerario che ci porterà a vedere i posti che non eravamo riusciti a raggiungere in bicicletta qualche giorno fa.

In particolare, io mi ero prefissata (e fissata) di andare a vedere una mostra cui tenevo molto e che a Petino non interessa affatto. Si tratta di un architetto che ha messo a punto un modello di abitazione basata sui principi di sostenibilità, ecologia, risparmio energetico, riutilizzo delle fonti energetiche e rispetto dell'ambiente. Da quando ho letto l'articolo e visto le foto nella rivista Dwell me ne sono innamorata e ho deciso che la mia prossima casa o sarà come questa o niente. Ora devo pensare a come convincere un marito reticente e più tradizionalista. Petino mi lascia all'ingresso e va a fare due passi mentre io passo un'oretta alla mostra (per chi fosse interessato: www.livinghomes.us).

Ripartiamo alla volta di Beverly Hills, parcheggiamo su Rodeo Drive per andare a zonzo tra i negozi in cui fanno la spesa i VIP: Bulgari, Ferragamo, Gucci, Prada, Armani, Versace, Ferrari... non manca nessuno all'appello. Stanno addobbando le strade in occasione delle imminenti feste natalizie (che strano, con questo caldo), ovviamente con neve di polistirolo, gli immancabili soldatini di piombo, palline e abeti. L'unica cosa che compero è un gelato all'italiana: una coppetta piccola (porzione per bambini) per 5 dollari. Passeggiando, notiamo che qua i lampioni per le strade non montano semplici plafoniere con la lampadina, ma sono dei veri e propri candelieri di cristallo sotto plexiglass per impedire che si infrangano. Riprendiamo la Vespa entro un'ora (la prima ora nel parcheggio al coperto è gratis e ci piace l'idea di non scialacquare i nostri fondi qua) e partiamo di nuovo verso Hollywood. Uhm, nulla è cambiato dall'altro giorno. Questa volta siamo decisi ad arrivare a Mulholland Drive per goderci il panorama della città dall'alto. Ne vale la pena. La strada che percorre la cresta delle colline dietro Hollywood offre panorami sul versante orientale (verso le montagne) e su quello occidentale (verso il mare). Diversi punti di osservazione ci consentono di sostare senza problemi con la Vespa. A ben pensarci, Petino mi avrebbe uccisa se l'avessi portato qua in bici l'altro giorno, la strada è tortuosa e la salita non sembra finire mai. 50 km di questo tipo non me li avrebbe mai perdonati. Ma oggi, senza sbuffare e ansimare, li copriamo tranquillamente. Gli unici altri due turisti che incontriamo sono, manco a dirlo, due italiani che stanno facendo il tour-de-force della California in 10 giorni. Sono diretti a San Francisco, poi a Lassen, Reno, il lago Tahoe e se ci sta una puntatina a Las Vegas prima di tornare a casa. In bocca al lupo!

Tagliamo corto il giro e scendiamo verso Santa Monica attraverso Bel-Air e una bellissima zona residenziale chiamata Royal Hills (Colline regali). Con un nome del genere, non è un caso che ci sia piaciuta molto.

Prima di arrivare in campeggio ci fermiamo a prendere una pizza da asporto che sbraniamo come lupi famelici una volta a "casa". Ci siamo resi conto di non aver mangiato nulla tutto il giorno, a parte il mio gelato e una bottiglia d'acqua in due. Ed eccoci qua a tirare le somme di una giornata che in fondo ci ha ripagati delle delusioni dei giorni scorsi.

Un palazzo di Beverly Hills con l'albero di Natale in allestimento.

Edificio Rolex con le palme che si riflettono nei vetri.

Uno scorcio di una strada commerciale di Beverly Hills.

Il ristorante Spago - prediletto di George Clooney. L'ho aspettato a lungo, ma mi ha bidonata oggi.

Rodeo Drive.

Dettaglio dei "lampioni" per strada.

Una Ferrari di un orrendo giallo polenta in primo piano. In secondo piano si scorge il camioncino della ditta di cui ci serviamo anche noi a casa per la cura del giardino. Non sapevamo di essere anche noi tra i VIP :-).

Architettura allo sbaraglio.

Laura che si gusta il gelato.

Un edificio storico.

Un altro edificio storico.

Impronte di musicisti davanti a un negozio di chitarre.

Un tizio travestito da Hulk. Avreste dovuto vedere che muso lungo: triste perché aveva finito il turno di lavoro o per il tipo di lavoro che svolge?

L'insegna di Hollywood.

Il centro di Los Angeles avvolto nello smog.

Panorama di LA da lontano.

Panorama verso Burbank, sede delle reti TV, di Disney Channel, Universal e altri studios.

Una bella casa a Royal Hills.
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